Google My Business e il mistero delle attività “chiuse definitivamente”: perché è successo e cosa fare?

A seguito dei recenti sviluppi dell'epidemia di coronavirus (COVID-19), Google sta incoraggiando in questi giorni i titolari di attività commerciali con una scheda Google My Business a mantenere aggiornate le proprie informazioni, invitando esplicitamente a informare i clienti che effettuano ricerche su Google Maps e Search sulle eventuali variazioni dei propri orari di apertura o del numero di telefono.

Se fosse utile e necessario i titolari delle attività commerciali sono anche incoraggiati a sfruttare la funzione post, messa a disposizione da Google My Business per condividere, sempre sulla propria scheda e in tempo reale, aggiornamenti più dettagliati o informazioni su eventuali servizi extra forniti. 

Ma cosa dire riguardo alla seconda mail firmata Google, ricevuta in questi giorni da moltissimi utenti titolari di attività, contenente la comunicazione arbitraria e non richiesta di “chiusura definitiva”?  

C’è chi ha parlato di bug dovuto al rilevamento di mancanza di circolazione fisica delle persone e chi ha cercato di difendere l’invio della mail da parte di Google come una azione volta a “stimolare” una reazione rapida e tempestiva da parte di gestori di schede aggiornate poco frequentemente o abbandonate da tempo. Una difesa presto smentita da innumerevoli titolari di schede aggiornate, attive e ricche di recensioni giornaliere.

Per questo molti propendono per condannare la mossa di Google come un errore indifendibile che ha contribuito a creare solo confusione e allarmismo sia tra i titolari che tra i fruitori del servizio. Il messaggio che arriva è che “l’attività non ce l’ha fatta”.

Sarebbe forse stato molto meglio inserire nelle schede un avviso come “il negozio potrebbe essere chiuso per via del decreto", esattamente come accade nelle feste.

Al di là delle polemiche e delle congetture, il problema delle schede contrassegnate come chiuse è, fortunatamente, di facile e immediata risoluzione.

Il proprietario o il gestore, al ricevimento della mail, non deve rispondere ma semplicemente accedere immediatamente alla propria scheda cliccando sul pulsante indicato, smentendo o confermando che sia chiusa realmente.